Ogigia
Qualcuno, traendo ispirazione dalla letteratura di fantasia, argomenta di isole che non ci sono. Il mio demone mi parla di un’isola che non esiste se non nella coscienza, nella letteratura, nell’anima perchè lì ce l’ha collocata il Poeta del mito.
Attraversa i millenni l’idea dell’isola meravigliosa, ridossata a tutti i venti, riparata da ogni mare, rigogliosa e solare, l’isola di Calypso.
Chissà dove la volle pensare o collocare Omero. Poco importa, è un gioco di fantasia e di immaginazione poetica che la rende eterna e desiderabile, felice e perfetta, mediterranea e luogo del cuore, per questo così legata ai nostri mari.
E’ un’idea bella pensare che Ogigia possa essere una delle nostre. Osservando il dipinto di J.H.Draper che nella sua immaginazione la ritrae, non può non colpire la scogliera sullo sfondo così simile alle tante che orlano le nostre isole. E’ solo una fantasia, nulla di più, ma così naturale e rassicurante.
Vogliamo dirci che la nostra navigazione, dopo lungo viaggiare, possa trovare esito quando metteremo piede su Ogigia. Ulisse ci stette sette anni, alla fine Zeus convinse Calypso a lasciare andare l’eroe perché facesse ritorno alla sua casa, lasciando che l’isola assurgesse, nel mito, a luogo di beata immortalità.
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