La storia

La storia

Così nacque l’idea di visitarle tutte

Sembrava un obiettivo così lontano, con tanta strada da fare, con tanto mare da navigare.    Ma anche così tanto appariva il tempo a disposizione e nemmeno si avvertiva l’eventualità di non riuscirvi.  La fase della vita che Borges non nomina, l’età dell’incoscienza consapevole, non pone limiti e non se ne dà, offriva piuttosto mille occasioni per partire. 

Al tempo, studente universitario pendolare, rientravo a metà pomeriggio con un treno locale brutto, sporco e lento. Si usavano ancora vagoni stile tradotta anni ’30 con i sedili di legno e ferro, oggi del tutto impensabili. Lo chiamavano il “treno della fame”, perchè faceva tutte le fermate e si pativa il pranzo mancato, un vero strazio.

L’aria che profuma di primavera è ineludibile, non ti dà alternative, ti porta a pensare l’estate in arrivo e per un attimo ti vedi libero da libri ed impegni e ti immagini di volare verso qualche baia, qualche mare.  Correndo a prendere il treno, scorsi  presso un’edicola una rivista di turismo allora abbastanza in voga, con titolo e figura in copertina intriganti. La acquistai confidando che almeno quel pomeriggio, leggendo, non avrei avvertito la pesantezza del pendolare.

Lessi tutto l’imponente articolo. Quella rivista, materialmente, è ancora oggi nella nella mia libreria, ha un posto rilevante e mi trovo a sfogliarla molto spesso. Gli arcaici windsurf in copertina segnano il periodo, forse è meglio dire l’epoca, di pubblicazione;  le modelle svestite ci parlano di tempi veramente “altri”; la carta non patinata ci fa interrogare sul concetto di nostalgia, considerando le riviste odierne di viaggi e turismo.

Da quella lettura nacque la volontà di misurarmi con le piccole isole italiane, ipotizzando e sognando di visitarle tutte.  Non sapendolo, in realtà avevo già iniziato anni prima, zaino e tenda in spalla, con i compagni di liceo.  Sarebbero poi venuti gli impegni della vita, la famiglia, la professione, il lavoro, le delusioni, le realizzazioni, lunghi periodi senza viaggi e poco mare.  Ma ho sempre avvertito l’entusiasmo innocente di quel giorno di primavera che poi mi ha ricondotto ad andare per isole e alla fine a tirar giù queste incerte pagine. Me fortunato!  Ci sono voluti decenni, è stato bello.

Quello che segue è l’articolo di Gente Viaggi dell’Aprile 1979, non proprio ieri. E’ stata la genesi dell’idea, un investimento di 1000 lire che avrebbe fruttato fior di emozioni negli anni a venire.

Qui  il link all’articolo originale di Gente Viaggi:  GV79    .